La Storia

  

UNA SCUOLA APERTA ALL'EUROPA

L'attuale I.I.S. "M. Ricci" nasce per iniziativa del Comune come "Scuola Professionale Femminile di arti e mestieri per le giovani del popolo" nell'anno scolastico 1911-12, con l'intento di offrire un minimo di cultura di base a chi intendeva inserirsi precocemente nel mondo del lavoro. Essa prevedeva "per le fanciulle lavori e funzioni riservate alla donna domestica nelle industrie casalinghe e in speciali aziende pubbliche e private" e rappresentava a Macerata la sola possibilità di istruzione per la classe femminile operaia. Le materie previste da regolamento erano: disegno, cucito, sartoria, stiratura, cultura generale, francese, calligrafia, merceologia, igiene ed il corso era triennale.

Nel 1918 la Scuola diventa Statale, assumendo la denominazione di "Regia Scuola Professionale di arti e mestieri", cui, dall'anno successivo, si aggiunge una "Scuola di Tirocinio Femminile", come prolungamento del triennio iniziale. Con la Riforma Gentile del 1923, esso viene ridotto ad un corso complementare all'istruzione elementare, con la denominazione di "Regia Scuola di Avviamento al lavoro". Una trasformazione radicale avviene con la legge n° 889 del 1931 che riorganizza tutto il settore dell'istruzione professionale e tecnica: vengono, così, attivate la Regia Scuola di Avviamento (funzionante fino al 1962); la Regia Scuola Professionale Femminile (che sostituisce la Scuola di Tirocinio); la Scuola di Magistero Professionale per la donna con i due indirizzi di Lavori Femminili ed Economia Domestica. Fino agli anni immediatamente successivi alla guerra, la scuola conosce grande espansione, non solo tra le classi popolari, ma anche nella borghesia cittadina, le cui figlie vi si iscrivono per apprendere l'arte della cucina, del cucito, del ricamo per il loro futuro di spose e madri o per dedicarsi all'insegnamento. I cambiamenti sociali del dopo guerra provocano, però una brusca caduta della possibilità occupazionali e quindi delle iscrizioni.

Nel 1948, il Ministro della Pubblica Istruzione apre un nuovo corso denominato sperimentale "Tecnico Femminile", che verrà istituzionalizzato solo nel 1960, come scuola di formazione tecnica orientata all'insegnamento (indirizzo Generale) o al settore dei servizi sociali (Dirigenti di Comunità ed Economia Dietista).  Dopo un periodo di attività di espansione la Scuola entra momentaneamente in crisi; le iscrizioni diminuiscono, sia per l'apertura di istituti analoghi, sia per la inadeguatezza dei piani di studio rispetto alle esigenze lavorative. Da ciò nasce l'esigenza di attivare nuovi indirizzi: nel 1979 il Collegio dei Docenti chiede ed ottiene un corso sperimentale Biologico-paritario, nel 1981, dopo reiterate richieste, viene autorizzata l'apertura del corso PACLE. Tali innovazioni danno nuovo influsso alle iscrizioni e all'attività didattica, ma determinano la chiusura del vecchio indirizzo Generale nel 1986.

Un notevole passo avanti viene compiuto nel 1988 con l'attivazione di un indirizzo Socio-Pedagogico, in risposta alla sempre più sentita richiesta di un Magistrale Statale. Nel corso degli ultimi anni al P.A.C.L.E. si sono affiancati un corso E.R.I.C.A. (Educazione alla Relazione Interculturale nella Comunicazione Aziendale) e un corso Linguistico-Aziendale, secondo il progetto Brocca. Dall'anno scolastico 1998/99, infine, è stata modificata, con decreto ministeriale, l'intestazione della scuola: la vecchia denominazione di "Istituto Tecnico Femminile" ormai anacronistica, non più rispondente alla reale configurazione, è stata sostituita con "Istituto Tecnico Attività Sociali", per poi divenire dopo la riforma Germini l'attuale Istituto Istruzione Superiore.

Oggi il nostro Istituto conta 3 corsi di studio articolati in 5 indirizzi:

  • Liceo delle Scienze Umane
  • Liceo delle Scienze Umane opzione Economico Sociale
  • Chimica Materiali e Biotecnologie articolazione sanitaria
  • Chimica Materiali e Biotecnologie articolazione biologica
  • Turismo

Più di un secolo di storia, di cultura, di formazione, di lavoro. Una scuola al passo con la società che cambia: nuove esigenze del territorio, nuovi modelli culturali,  nuove figure professionali, nuovi indirizzi di studio.  Una scuola polivalente, frequentata da studenti di ambo i sessi, nel più vasto orizzonte dei servizi al territorio che si proietta oltre la provincia: una scuola aperta all'Europa.