21 marzo 2025, XXX Giornata nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
Il 5°U del nostro Istituto (sezione Chimica ambientale), sotto la guida della prof. ssa Cristiana Sopranzi, dopo essersi documentato sulla storia della testimone di giustizia Rita Atria (morta tragicamente nel 1992 a soli diciassette anni), ha voluto ricordare la coraggiosa ragazza componendo su di lei un testo poetico.
La giovane, nata in Sicilia da una famiglia affiliata a Cosa nostra, ha scelto di collaborare con il magistrato Paolo Borsellino, contribuendo all’arresto di numerosi mafiosi; costretta a vivere in segreto a Roma, ha poi perso precocemente la vita in circostanze tuttora poco chiare (suicido o omicidio?). La sua lapide è stata purtroppo distrutta a martellate dalla madre, che l’ha addirittura rinnegata come figlia.
Ancora oggi l’alto esempio di questa eroina è da considerarsi modello educativo per tanti coetanei e non solo, testimonianza di prezioso impegno civico, amore di giustizia e rifiuto della mafia.
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Una voce spezza il buio
Rita,
diciassette brevi anni
impressi nella memoria delle persone,
donati per salvarne di successive.
Tradita dalla famiglia,
hai conosciuto speranza e
un nuovo padre
in Borsellino*.
Le tue parole sono
quanto altri
non hanno neanche osato:
abbattere il muro del silenzio.
Come tamerici sei stata
radice salda in un terreno arido.
Hai scelto la verità,
testimonianza che il coraggio vince sull’ingiustizia.
La tua forza,
la grinta immense…
grazie picciridda*
per la tempesta che
porta chiarore all’orizzonte.
Note:
Borsellino = Paolo Borsellino, magistrato vittima di Cosa nostra nel 1992.
Picciridda = piccolina (nel dialetto siciliano).